OSSERVATORIO Welfare Assolombarda Anno 2018
Non rallenta la diffusione del welfare aziendale
Ad aprile 2019 gli accordi depositati presso il Ministero del Lavoro che prevedono misure di welfare hanno raggiunto il 52% del totale, in crescita rispetto al 33,5% di dicembre 2017. Pur trattandosi di un indicatore solo parziale di misurazione della diffusione del welfare, dal momento che tiene conto solo delle iniziative formalizzate in accordi depositati, si tratta di un chiaro segnale che il fenomeno si sta ulteriormente sviluppando nel nostro Paese.
Prende piede la conversione del premio
I dati sulla contrattazione condotta in Assolombarda, pur circoscritti all’area di Milano, Monza Brianza e Lodi, aggiungono dettagli importanti al dato ufficiale, consentendo di cogliere l’evoluzione dei contenuti. Sempre più spesso le parti scelgono di finanziare le misure di welfare attraverso la conversione di parte del premio di risultato, con la possibile integrazione di un l’importo fisso destinato a welfare.
Tra le misure di welfare offerte ai lavoratori perde un po’ rilevanza la ristorazione a favore di scuola/istruzione, assistenza sanitaria, area assistenziale e previdenza.
Più risorse a disposizione per i lavoratori
In base ai dati raccolti il CCNL diventa la fonte di finanziamento più frequente: 55% dei pacchetti – praticamente il doppio del 29% del 2017 – e la combinazione “CCNL + budget on top” cresce dal 5% del 2017 al 7%.
Cresce la somma messa a disposizione e aumenta l’importo speso.
Infatti stando ai dati forniti dai provider l’ammontare medio della spesa per welfare aziendale è salito del 7,5%, dai 558 euro rilevati nel 2017 ai 600 registrati nel 2018. Considerando che secondo i dati forniti dai provider l’importo speso nel 2018 rappresenta poco più del 66% del budget totale allocato a welfare (in lieve discesa rispetto al 70% registrato nel 2017), il budget totale a disposizione di ogni lavoratore corrisponde a 909 euro nel 2018, il +14,1% in più dei 797 euro stimabili nel 2017.
L’importanza del supporto al welfare
La diffusione delle politiche di welfare aziendale, in particolare di quelle contrattate, deve continuare ad essere sostenuta in quanto elemento ormai importante per garantire anche la tenuta del sistema pubblico, in una logica di integrazione e complementarietà.